Lunes, 11 Abril 2022 09:34

CENA IN EMMAUS Riflessione biblica

Escrito por
Valora este artículo
(0 votos)

                               CENA IN EMMAUS

 

                            Riflessione biblica

 

Sommario:

 

1. La narrazione lucana

 

2. Il significato salvifico di Emmaus

 

3. La presenza misteriosa e sorprendente di Cristo risorto

 

4. Rilettura odierna di Emmaus

 

                                   * * *

 

1. La narrazione lucana

 

      La mia esperienza di lettura e di spiegazione su Emmaus si fondamenta nell'eco o risonanza degli uditori (durante più di 40 anni, in tutti i Continenti, ambienti culturali, molte volte ogni anno...)[1]. Ecco alcune riflessioni che scaturiscono da questo ascolto:

 

      - il Vangelo accade oggi, qui e adesso, come una storia continuata

 

      - la narrazione è sempre nuova, con nuove luci e grazie per illuminare le nuove circostanze della vita

 

      - si ha bisogno di scoprire le orme di Gesù identificate con le nostre, ma le sue sembrano tanto nascoste...

 

      *** Esempio: Missionaria giapponese nel Paraguay

 

 

      Ci sono due momenti di Emmaus, sottolineati dai commenti biblici e dalle espressioni artistiche. Ci dovrebbe essere ancora un terzo momento di cui parleremo alla fine. I due momento messi in evidenza sono i seguenti: 1º) Il colloquio durante il cammino; 2º) il momento di spezzare del pane.

 

      1º momento) Il colloquio durante il cammino:

 

      - I discepoli non potevano a meno che parlare su Gesù (lo portavano nel cuore; chi muoveva il cuore?)

 

      - Gesù si fa presente secondo la sua promessa: "dove sono due o tre raggruppati nel mio nome, Io sono in mezzo a loro" (Mt 18,20). E' in mezzo, ma apparentemente assente

 

      - I discepoli sono immersi in una tristezza che non si può nascondere agli occhi e al cuore di Gesù

 

      - I discepoli danno, sui fatti della vita di Gesù, una spiegazione apparentemente illogica:

      "fu un profeta... potente... crocifisso"

      "speravamo"

      "è passato il terzo giorno"

      "ci hanno spaventato"

      "i nostri non l'hanno trovato". Un quadro tutto nero e scoraggiante...

 

      - Le parole di Gesù sono come l'unguento del buon samaritano, ma le rivolge ai discepoli come una domanda da riflettere liberamente: "Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?" (Lc 24,26)

 

      - Il gesto di Gesù, di passar avanti, è pieno di significato: si fa invitare, rispetta la libertà e intimità della persona umana

 

      2º momento) Spezza il pane:

 

      - Spezzare il pane significa condividere la vita

 

      - Quando i discepoli l'hanno conosciuto, Lui se ne andò (lo trovreranno di nuovo tra i fratelli)

 

      - In questo momento si rendono conto che il cuore bruciava (prima, nel cammino). La luce di Gesù illumina tutta la vita passata

 

      - Sentono il bisogno di ritornare alla propria famiglia, verso il Cenacolo

 

 

      E' necessario ricordare il contesto di tutto il vangelo di Luca per capire il significato di Emmaus:

 

      - Il vangelo di Luca invita all'ascolto della Parola: Maria (Lc 2,19.51); "piuttosto beati coloro che ascoltano" (Lc 11,28)

     

      - L'umanità di Cristo sempre compassionevole, trasparente di "misericordia" divina, che è tenerezza materna: Lc 15,20 ("rahamim")

 

      - Gesù sempre vicino ad ogni uomo e donna

 

 

2. Il significato salvifico di Emmaus

 

      Il significato del vangelo è sempre salvifico, anche se sulla base dei fatti e delle parole di Gesù. Nel vangelo appare l'uomo di fronte alla realtà: la propria vita (senso della vita?), gli eventi personali e sociali, locali e universali. La reazione può manifestarsi in diverse forme:

 

      - Aggressività e disprezzo, fuga? (i discepoli fugono dal Cenacolo)

 

      - Scoraggiamento, smarrimento? (i discepoli vanno via altrove)

 

      - Chiusura in se stessi? (i discepoli sono tristi)

 

      - Fronteggiare la realtà integrale, dove si nasconde Cristo (e l'invito rivolto dal Signore)

 

      La riflessione umana sui fatti y sul senso della vita si può esprimere con filosofia (la ragione cerca la verità), teologia (la riflessione sulla fede), tecnica (la conquista del cosmo per l bene dell'umanità), arte in tutte le sue manifestazioni. Sempre si tratta di:

 

      - Apertura del cuore umano alla sorpresa della trascendenza, dell'Infinito

 

      - Ascolto di Dio che parla nel silenzio e nella sofferenza

 

      - Guardare e usare il creato per condividere i beni con i fratelli

 

      - Accoglienza della bellezza per approfondire la verità e il bene

 

 

      Il mistero di Cristo in tutte le tappe della vita-storia umana, in tutti i momento di ricerca della verità e del bene:

 

      - "In realtà solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell'uomo" ( GS 22)

 

      Il Signore accompagna ogni persona: "Con l'incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo" (GS 22)

 

      - I "semi del Verbo" si trovano in tutti i cuore, in tutti i popoli, culture e religioni (cfr. S. Giustino, s. II, Roma; Redemptoris Missio 28)

 

      - Cristo, il Verbo Incarnato è il "compimento dell'anelito presente" in tutti (cfr. TMA 6)

 

      - Secondo S. Agostino, il rapporto tra Dio e l'uomo si può definire como "l'incontro della sete di Dio con la sete dell'uomo", poiché lui è presente "più intimo dalla mia intimità"

 

      - La novità del cristianesimo, che non distrugge nulla di quanto Dio ha dato a tutta l'umanità, consiste in questo: Dio viene personalmente (nel suo Figlio) incontro dell'uomo (che cerca Dio)

 

      - Il cammino verso l'anno 2.000 vien segnato dalla speranza: fiducia e coraggio

 

      *** Le domande di una studentessa giapponese... La risposta convincente: "domanda a Lui, presente nel Tabernacolo"

 

 

3. La presenza misteriosa e sorprendente di Cristo risorto

 

      Tentiamo di scoprire le note caratteristiche della presenza di Cristo nel cammino verso Emmaus e nella casa di Emmaus:

 

      - E' presenza nascosta nella realtà: nei segni poveri

 

      - E' presenza vicina: ascolta, illumina, incoraggia, accompagna

 

      - E' presenza affettiva: il cuore brucia

     

      *** S. Bernardo: "un movimento del cuore"

 

      - E' presenza di passaggio ("Pasqua"):

      "doveva" essere glorificato

      tenta di passare avanti

      ci sarà un'incontro finale nell'al-di-là ("escatologia")

 

      - E' presenza di chi aspetta e accetta essere invitato: accetta il nostro nulla, vuol entrare nel cuore

     

      *** La domanda di una giovane (in un viaggio, nel aereo): perché non capisco il Vangelo? (la mia risposta: perché Gesù parla al cuore, non tanto alla testa; se il cuore è chiuso, non si capisce niente del Vangelo)

 

      - E' presenza donata personalmente: spezza il pane:

      "memoria" (anamnesis)

      "comunione" (koinonia)

      "da sé stesso" (kenosis)

      E' l'uomo per gli uomini, donazione sacrificale, pane spezzato

 

      In questo modo appare ancora oggi, che Il mistero di Cristo è sempre sorpresa:

 

      - E' "mistero": è lui, così come è, da ricevere come è

 

      - E' uomo come moi (vicino): sperimentò le nostre tristezze: Gethsemani, croce

 

      - Dare sé stesso è la caratteristica di Dio Amore: "Sono Io" = Dio misericordioso-Amore

 

      - In questo senso è Salvatore unico (spezza il pane: da sé stesso). Questo è il significato di:

      Le beatitudini: autoritratto di Gesù

      Il commando dell'amore

      l'Eucaristia

 

      *** "Ha amato me" (Gal 2,20) = Brahmino davanti alla croce: "Se lui ha amato me, io lo voglio amare e farlo amare"... "E' lui che ha convertito me"...

 

 

4. Rilettura odierna di Emmaus

 

      Il vangelo di Emmaus accade oggi:

 

      - Nella vita personale

 

      - Nella vita comunitaria (famiglia, gruppo) e sociale

 

      - Nella comunità ecclesiale: "la mia Chiesa" (= famiglia), "le mie pecorelle", "i miei fratelli", "mia madre"...

 

      - Nel mondo "amato da Dio" (Gv 3,16):

      creazione

      storia

 

      *** Esempio: Madre Teresa in India (1997): "espressione" di Dio

 

      Ma Emmaus ci ricorda il cammino di ritorno verso il Cenacolo (il terzo momento, un po dimenticato, che si trova alla fine della narrazione lucana):

 

      - Lc 24,33-35: viene superata la difficoltà di riscoprire con amore la propria comunità ecclesiale e le proprie radici culturali (fine della narrazione)

 

      - Quest'atteggiamento avrà ripercussione in At 1-4:

 

      * Il riferimento costante alla Chiesa primitiva (con amore di famiglia, cercando le radici)

 

      * Comunità fraterna di condivisione: nelle difficoltà comuni

 

      * Con Maria, "la Madre di Gesù", figura della Chiesa = "Memoria" di ascolto, orazione, comunione...

 

      * La venuta dello Spirito Santo si fa presente di nuovo nella Chiesa

 

      * La missione di annunciare ai fratelli la presenza di Cristo nel proprio cammino con "audacia" (parresia)

 

      *** L'invito di Giovanni XXIII ("novella Pentecoste"), di Paolo VI ("rinnovata evangelizzazione": RN 82), Giovanni Paolo II ("nuova evangelizzazione": RMa, RMi, TMA.

 

      Il cammino vero il terzo millennio può essere chiamato cammino di Emmaus. L'umanità (e la Chiesa in essa) si sente un po colpita dalle circostanze storiche; nelle pubblicazioni e in molti ambienti si sente un tono di scoraggiamento e stanchezza. Ma Cristo risorto continua a camminare accanto all'uomo concreto. Lui fa finta di andare avanti: "egli fece come se dovesse andare più lontano" (Lc 24,24). La celebrazione del 2.000, sarà centrata nella persona di Gesù? Forse sarà lui, in molte celebrazioni, il grande assente?

 

      L'esempio dei due discepoli di Emmaus diventa oggi un'urgenza di orientare il cuore verso di lui, anche nell'esperienza del suo apparente silenzio e della sua apparente assenza: "Resta con noi, Signore, perché si fa sera" (Lc 14,29). Il Signore resterà, però il nostro compito sarà quello di scoprire la sua presenza sotto segni poveri dello spezzare il pane con tutti i fratelli e sorelle, senza distinzione di razza, cultura e religione... Il ritorno al Cenacolo sarà la riscoperta delle proprie radici familiari ed ecclesiali, dove Cristo aspetta nascosto nei segni poveri dei fratelli. Il cammino, grazie alla presenza di Cristo, va segnato con "la speranza che non delude" (Rom 5,5).

 

 

Nota bibliografica:

 

J. ERNST, Il vangelo secondo Luca (Brescia, Morcelliana, 1990); J.A. FITZMYER, Luca teologo, aspetti del suo insegnamento (Brescia, Queriniana, 1989) (The Gospel according to Luke, New York, Garden City 1981); J. SCHMID, El evangelio según san Lucas (Barcelona, Herder 1973); A. STÖGER, Commenti spirituali nel Nuovo Testamento. Vangelo secondo Luca (Roma, Città Nuova Edit. 1968).



    [1]Ho letto i migliori commenti su San Luca (che cito in nota finale). La chiave esegetica può essere più storico-critica, ma anche appoggiata nella filosofia del linguaggio, nella storia e contesto culturale, nella psicologia e pedogogia dell'autore sacro, ecc. Ma principalmente non ho dimenticato l'azione dello Spirito, che avendo ispirato i testi, ha anche comunicato nuove luci per mezzo della predicazione apostolica e per mezzo di tanti santi nei venti secoli di Chiesa.

Visto 266 veces

Deja un comentario

Asegúrate de llenar la información requerida marcada con (*). No está permitido el Código HTML. Tu dirección de correo NO será publicada.